
Un giardino acquatico è un luogo creato dall’uomo, in cui la natura, le piante, l’acqua e gli animali sono disposti in modo da servire al suo piacere.
L’esistenza del giardino acquatico è data dalla necessità dell’uomo di disporre di un luogo di tranquillità in cui sentirsi in armonia con le componenti della natura…
Quelle componenti tanto sentite dall’uomo primordiale, ma che oggi, a causa della confusione della vita moderna, l’uomo odierno ha sempre più abbandonato…
Ecco quindi spiegata la ragione di questa creazione, artificiale e naturale al tempo stesso!
Il giardino giapponese
Sebbene le origini del giardino acquatico possano essere collocate presso i sumeri e gli egizi, il santuario millenario del giardino acquatico è considerato il Giappone.
Il giardino giapponese rappresenta l’unione tra uomo e natura, in cui tutto è simbolico.
Il giardino è innanzitutto un luogo calmo, pacifico ed armonioso, in cui l’acqua è l’elemento di base che rappresenta la vita.
L’acqua dovrebbe essere presente sia ferma, nei laghetti, che in movimento, tramite fontane e cascatelle, per creare dinamicità visiva e auditiva, grazie al suono dell’acqua in movimento.
Gli altri elementi fondamentali del giardino acquatico sono le piante e le pietre.
I colori sono fondamentali e il verde deve essere quello predominante, colore tipico delle piante acquatiche e palustri, delle felci, ma anche degli abeti e dei bamboo. Non può inoltre mancare l’acero giapponese, che ha una notevole importanza soprattutto durante la fioritura primaverile e durante la caduta delle foglie, e inoltre con il colore rosso scuro delle sue foglie, dà tono al giardino.
Le pietre sono il terzo elemento necessario del giardino giapponese, sia sotto forma di percorsi aperti e il più possibile curvilinei, sia sotto forma di isole sparse di pietra dalle forme naturalmente irregolari.
Sono assolutamente da evitare tutte le simmetrie e le forme geometriche o particolarmente regolari, visto che ricordano troppo che tutto ciò è artificiale.
Basandosi sull’osservazione del mondo naturale, l’abilità del giardiniere consiste nel trovare un punto di equilibrio fra i tre elementi acqua, piante e pietre, per generare un senso di pace e di armonia generale.
Elementi tipici del giardino giapponese
Elementi che non possono mancare nel giardino giapponese sono i ponti, le lanterne di pietra e i giochi d’acqua.
Un ponticello che attraversa un ruscello oppure che unisce una riva all’altra del laghetto offre un punto di osservazione eccezionale, dal quale poter osservare più attentamente la vita all’interno dell’acqua. Il ponte deve essere di dimensione proporzionata a quella del laghetto, per potersi intregrare in modo discreto e armonioso sull’ambiente circostante.
Le lanterne di pietra sono sculture sempre presenti nei giardini giapponesi. Vengono posizionate nei pressi dei luoghi di sosta, dove di sera emanano luce difusa, ma parzialmente coperte dalla vegetazione.
Altri elementi tipici dei laghetti sono i guadi in pietra, a volte alternativi al ponte. Le pietre nell’acqua rappresentano gli ostacoli nella vita di una persona, e proprio per questo non sono posizionate a cadenza regolare, ma con una progressione imprevedibile, esattamente come il cammino della vita.
Foto di giardini giapponesi