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Il laghetto in autunno (e cosa succede alle piante acquatiche in inverno)

il laghetto in autunno

In questo articolo, desidero rispondere a una domanda che mi viene posta molto frequentemente in autunno: devo fare qualcosa al mio laghetto e alle mie piante acquatiche in autunno, in preparazione dell’inverno? (in fondo a questa pagina puoi vedere anche il video)

La prima considerazione fondamentale riguarda la presenza di alberi intorno al tuo laghetto che perdono le foglie in autunno. È essenziale evitare che queste foglie finiscano nel fondo del laghetto, poiché la loro decomposizione in primavera potrebbe generare ammoniaca, creando problemi sia per i pesci che potrebbero abitare nel laghetto, sia favorendo la crescita di alghe a causa della produzione di sostanze organiche nutritive. Di conseguenza, si potrebbe verificare un’elevata proliferazione di alghe all’inizio della primavera.

Se hai molti alberi vicino al laghetto, quando questi iniziano a perdere le foglie, ti consiglio di coprire il laghetto con una rete, come ad esempio una rete anti-grandine, al fine di raccogliere le foglie. Una volta che gli alberi sono completamente spogliati delle foglie, potrai rimuovere la rete.

Se hai allestito il tuo laghetto tramite un Kit Laghetto Facile o tramite la Consulenza Laghetto, le piante che hai ricevuto sono adatte al tuo clima e, quindi, non è necessario ripararle. Queste piante sono progettate nalla natura per rimanere nel laghetto durante tutte e quattro le stagioni.

Nella stragrande maggioranza dei casi i Kit Laghetto Facile includono piante completamente rustiche che possono sopportare le gelate e uno spesso strato di ghiaccio, pertanto non è necessario rimuoverle dal laghetto.

Tuttavia, in alcune zone con inverni miti, come la Sicilia o le aree costiere nel Sud Italia, potrebbero essere presenti piante semi-tropicali nei Kit Laghetto Facile. Anche in questo caso, le piante sono state selezionate per adattarsi alle condizioni climatiche del posto e non richiedono alcun ricovero in inverno.

Se hai acquistato piante autonomamente sul sito, è importante leggere attentamente le schede tecniche di ciascuna pianta e prestare particolare attenzione alla voce “rusticità”. Questa indicazione ti dirà se una pianta è rustica e può sopportare inverni rigidi, o se è semi-rustica quindi resiste se gli inverni non sono troppo rigidi, oppure se è una pianta tropicale, che quindi richiede riparazione in serra durante l’inverno.

Vediamo ora in dettaglio le diverse tipologie di piante che rimangono nel laghetto durante tutto l’anno.

 

Le ninfee in autunno e inverno

Le ninfee, man mano che percepiscono il freddo, iniziano a produrre molte meno foglie, fino a smettere del tutto di farle emergere in superficie. In pratica, continuano a produrre foglie, ma queste rimangono piccole e di forma diversa, mantenendosi subacquee. Di conseguenza, la pianta continua a svilupparsi lentamente, ma non produce più foglie in superficie. Queste foglie riemergono in superficie solo quando farà più caldo, ad esempio in marzo o aprile.

Potresti chiederti cosa fare delle foglie che ingialliscono e restano in superficie.

Se hai un laghetto molto grande, non dovrai fare nulla; le foglie che ingialliscono finiranno per decomporsi e marcire sul fondo e verranno utilizzate come concime dalle stesse ninfee l’anno successivo. Tuttavia, se hai un piccolo mini pond come un micro laghetto in un mastello, ti consiglio di non lasciare accumulare troppa sostanza organica. In questo caso, taglia le foglie che ingialliscono circa 10 cm sotto il livello dell’acqua. In questo modo, eviterai che si accumuli troppo materiale organico sul fondo, prevenendo la formazione di alghe in primavera.

 

Le piante palustri in autunno e inverno

Le piante palustri reagiscono all’inverno in modo diverso a seconda della specie. Nella maggior parte dei casi, come ad esempio Thalia dealbata, Typha latifolia, Sparganium erectum, tendono a ingiallire e seccare in autunno, nella parte che emerge sopra il pelo dell’acqua. In questo periodo, non è necessario fare alcuna azione particolare. Verso la fine dell’inverno, quando le piante sono tutte secche, è utile potarle a livello dell’acqua o a circa 5 cm sopra il livello dell’acqua. Questo aiuterà la crescita successiva in primavera e rimuoverà la parte secca che altrimenti finirebbe in acqua causando la formazione di alghe.

Alcune piante palustri, come la Pontederia cordata, tendono a marcire, nella parte che emerge sopra il pelo dell’acqua, quando la temperatura scende a zero. In questo caso, è consigliabile tagliare e rimuovere la parte marcia per evitare che si decomponga e diventi nutrimento per le alghe.

Altre piante palustri, come Juncus inflexus, Iris palustri, soprattutto pseudacorus e louisiana, rimangono verdi durante l’inverno, ma con un aspetto diverso, poiché le foglie crescono subacquee. Per queste piante chiaramente non è necessario compiere alcuna azione in autunno.

In generale, a fine inverno, ad esempio nel mese di febbraio o inizio marzo, è consigliabile eseguire una potatura generale sulle piante palustri. Questa operazione consiste nel rimuovere tutto ciò che emerge dai vasi, come rizomi che si sono espansi al di fuori dei vasi, parti emergenti secche o in decomposizione e parti emergenti che appaiono poco estetiche. Questo aiuterà a mantenere il tuo laghetto sempre ordinato e attraente.

 

Le piante ossigenanti sommerse in autunno e inverno

Per quanto riguarda le piante ossigenanti sommerse, come Elodea canadensis, Ceratophyllum demersum e Utricularia vulgaris, è importante sapere che smettono di crescere quando arriva il freddo e si depositano sul fondo del laghetto. Ad esempio, il Ceratophyllum si frammenta in tanti pezzi che si mescolano con il limo sul fondo. L’Utricularia produce dei turioni, simili a semi, rilasciando tali semi sul fondo del laghetto. In inverno, queste piante saranno inattive e non saranno visibili, ma con l’arrivo del caldo in primavera, torneranno a spuntare in superficie. L’Utricularia sarà l’ultima a risvegliarsi.

 

I fior di loto in autunno e inverno

Per quanto riguarda le ninfee e le piante palustri, non esistono regole fisse su cosa fare o non fare. Ad esempio, puoi effettuare potature se lo desideri, ma non è obbligatorio.

Invece, per quanto riguarda i fior di loto, è importante sapere che in autunno la parte emergente dall’acqua secca (alcuni prima e altri dopo). Le radici, tuttavia, continuano ancora a crescere, producendo rizomi da cui nascerà la nuova pianta in primavera. Pertanto, è fondamentale non potare i fiori di loto in questa stagione. Anche se sembrano secchi e poco attraenti, lasciali così durante l’autunno e anche durante l’inverno.

Ti consiglio di potare tutto ciò che rimane dei fiori di loto alla fine dell’inverno, a fine febbraio o marzo, tagliando foglie secche e i fusti dei vecchi fiori a circa 5 cm sopra il livello dell’acqua. Questa operazione favorirà la nuova ricrescita in modo ordinato. Tieni presente che questo lavoro va svolto a fine febbraio o marzo e non in autunno.

La nuova pianta di loto inizierà a vegetare verso la fine di aprile o maggio.

 

Le piante galleggianti in autunno e inverno

Fino ad ora, abbiamo discusso di ninfee, piante palustri, piante sommerse e fiori di loto. Manca ancora un’altra tipologia di pianta, ovvero le piante galleggianti.

Su questo argomento, è necessario fare una distinzione tra piante galleggianti rustiche e piante galleggianti tropicali. Ad esempio, tra le rustiche, troviamo le piante autoctone, cioè native delle nostre zone, come la lenticchia d’acqua, sia la minor che la major, l’Hydrocharis morsus ranae, lo Stratiotes aloides e la Trapa natans. Tutte queste sono piante galleggianti progettate dalla natura per vivere nei nostri climi, vegetando in primavera ed estate, mentre in autunno si preparano al riposo invernale. In inverno, praticamente, non le vedrai più.

La lenticchia d’acqua (Lemna minor o major) rilascia delle spore in autunno, ovvero dei minuscoli semi che cadono sul fondo. Lo stesso avviene per l’hydrocharis morsus ranae o la trapa natans, che producono turioni o frutti (la castagna d’acqua). Questi “semi” si depositano sul fondo, dove c’è del limo. Vi trascorreranno l’inverno e, quando sentiranno nuovamente il caldo in primavera, abbastanza tardi, ad esempio nel mese di maggio, inizieranno a emergere in superficie e poi a vegetare.

Ci sono poi delle piante galleggianti tropicali, come la Salvinia auriculata (che comunque è una pianta sconsigliata da inserire nel laghetto perché è molto invasiva). Quando ingiallisce, rilascia molte scorie nel laghetto. Se desideri conservarla per l’anno successivo, devi prenderne una parte e metterla in serra o acquario.

 

Piante palustri da ricoverare in inverno: Eichhornia, Colocasie e papiri

Tra le varie piante da ricoverare in inverno, segnalo anche l’Eichhornia azurea o Giacinto d’acqua ancorato, che è una pianta strisciante tropicale e quindi deve essere ricoverata in inverno piantandola in un mastello con della terra e dell’acqua in serra.

A proposito di alcune piante da ricoverare in inverno, ci sono anche alcune piante palustri. A meno che tu non ti trovi in luoghi vicino al mare con un clima mite in inverno, dove la temperatura non scende mai sotto zero, ci sono le Colocasie, in tutte le varietà, e i Cyperus papyrus, cioè i papiri egiziani. Queste piante tropicali devono essere ricoverate all’interno, in una serra o in un appartamento.

Riguardo ai papiri, ti segnalo invece il Cyperus alternifolius, che è semi-rustico, perché comunque resiste in inverno all’esterno se non fa un inverno molto rigido e prolungato.

Se ti trovi in zone dove fa molto freddo in inverno e si forma molto ghiaccio per vari mesi, ti consiglio senza dubbio di ricoverarlo in casa. È anche una pianta diffusa come pianta d’appartamento.

Se ti trovi in altre zone dove si forma ghiaccio in inverno, ma non per un periodo così prolungato, puoi lasciarlo nel laghetto, ma a una profondità maggiore dello strato di ghiaccio che potrebbe formarsi. Ad esempio, se si formano 10 cm di ghiaccio, va messo a 15 cm di profondità. Quindi, se le radici rimangono sotto lo strato di ghiaccio, normalmente passerà l’inverno anche fuori.

Tra le ninfee ci sono anche alcune piante tropicali, come ad esempio la Lilac Star e l’Islamorada, due bellissime varietà che fanno fiori veramente in maniera molto prolungata, anche in autunno. Queste piante vanno ricoverate essendo tropicali, a meno che tu non ti trovi in una zona dove le temperature in inverno non scendono sotto zero.

 

I pesci del laghetto in autunno e inverno

Un’ultima cosa da sapere riguarda i pesci che potresti avere eventualmente nel laghetto.

In autunno, si preparano al letargo e il loro metabolismo inizia a rallentare. Mangiano sempre di meno e sotto i 10 gradi di temperatura non mangiano più.

In inverno vanno in letargo, si depositeranno sul fondo, magari passeranno l’inverno nel limo, in mezzo alle piante o tra le pietre, se hai delle pietre.

Se la superficie del laghetto ghiaccia, non c’è alcun problema e li rivedrai spuntare poi vispi e allegri in superficie quando inizieranno di nuovo i primi caldi in primavera.

 

Considerazioni finali

Per riepilogare, in autunno non ci sono particolari cose da fare, se non fare un po’ di potature per evitare che il marcio e il secco vadano a finire in acqua. Allo stesso tempo, devi fare in modo che le foglie degli alberi non vadano a finire nel laghetto, per lo stesso motivo.

Quindi, a parte questo, la regola è lasciar fare alla natura.

Soprattutto nei laghi grandi, non ci sono particolari lavori da fare, mentre più il laghetto è piccolo o un mini pond, più devi fare maggiore attenzione, essendo uno spazio molto piccolo.

Anche in questa stagione, puoi piantare piante acquatiche come ninfee, piante palustri e piante sommerse. Ad esempio, tramite i nostri Kit Laghetto Facile, in cui le piante vengono selezionate dal nostro staff in base alla tua zona geografica e climatica. Saranno piante che devono stare nel laghetto per tutte e quattro le stagioni, e saranno piante selezionate per ottenere un bel effetto estetico con piante fiorifere facili da coltivare. Allo stesso tempo, saranno piante utili per la fitodepurazione, in modo da mantenere l’acqua pulita e senza alghe.

 

Ecco anche il video sul nostro canale Youtube

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