Queste FAQ sono frutto di anni di esperienza del Vivaio Piante Acquatiche, uniti ai tanti studi scientifici fatti nell'ambito della fitodepurazione negli ultimi decenni.
Devi inserire queste tre tipologie di piante, per fare in modo di ottenere in modo naturale un laghetto in equilibrio:
Ninfee, da inserire nella zona più profonda del laghetto, che con le loro foglie ombreggiano la superficie, riducendo la crescita delle alghe;
Piante palustri, da inserire nella zona poco profonda, che tramite le radici rilasciano ossigeno in acqua, necessario per una fitodepurazione costante del laghetto;
Piante ossigenanti sommerse, che essendo molto rapide a crescere, contrastano velocemente la formazione di alghe.
Se hai già inserito alcune piante di queste tipologie devi verificare di averne inserite a sufficienza (vedi i kit su Laghetto Facile per avere idea sulla quantità dipiante da inserire in base alla superficie del laghetto).
Più il laghetto è piccolo, più piante sono necessarie per ogni metro quadrato, perché l'acqua si scalda velocemente.
Più il laghetto è grande, meno piante sono necessarie per ogni metro quadrato, perché la temperatura dell'acqua subisce meno sbalzi di temperatura.
I rapidi sbalzi di temperatura favoriscono maggiormente le alghe e sono dannosi per le piante acquatiche (non a caso, le alghe si formano principalmente con i primi caldi di inizio primavera, quando le piante sono ancora a riposo, e talvolta anche all'inizio dell'autunno, quando le piante iniziano a rallentare il loro sviluppo).
Se hai messo la giusta quantità di piante, e le tre tipologie di piante, semplicemente devi lasciarle crescere e attendere che si formi l'equilibrio nel laghetto, nell'arco di un anno in media.
Le piante ossigenanti sommerse danno dei benefici rapidi a livello di ossigenazione dell'acqua, perché sono le piante acquatiche a crescita più rapida. Però il loro beneficio si limita al periodo tra la tarda primavera e l'estate, quando ci sono le temperature più alte e quindi il massimo sviluppo di queste piante. In inverno le piante ossigenanti sommerse riducono notevolmente il loro volume e si vanno a depositare sul fondo, in attesa della successiva primavera.
Le ninfee e le piante palustri invece rilasciano ossigeno in acqua tramite le radici in maniera più costante nel tempo. Queste piante hanno una crescita più lenta, ma subiscono molto meno gli effetti degli sbalzi termici. Ad esempio, quando smettono di vegetare durante il riposo invernale, continuano a mantenere le loro funzioni vitali e, seppur in forma ridotta, continuano a svolgere il loro compito di fitodepurazione.
La combinazione che proponiamo di ninfee, piante palustri e piante sommerse garantisce un risultato duraturo nel tempo (grazie a piante palustri e ninfee) e rapido (grazie alle piante sommerse). Naturalmente abbinato al creare un ambiente favoloso esteticamente (vedi i kit su Laghetto Facile).
No. Le piante galleggianti, pur essendo utili per la fitodepurazione, sono piante dannose per l'equilibrio del laghetto, infatti riempiono tutta la superficie disponibile, togliendo spazio e luce alle altre piante.
Infatti se tutta la superficie del laghetto (o in buona parte) viene coperta da piante galleggianti, le ninfee e le piante ossigenanti sommerse cresceranno di meno, e potresti addirittura perderle.
Inoltre in autunno le piante galleggianti smetteranno di vegetare e rilasceranno sul fondo del laghetto una grande quantità di scorie, che favoriranno poi lo sviluppo di alghe in primavera (come accade per le foglie marce delle piante).
Se hai ancora spazio nel laghetto, è sempre meglio aggiungere ninfee e piante palustri, che hanno evidenti benefici per la fitodepurazione dell'acqua.
Se ti piacciono, ti consiglio di metterle in un mastello o tinozza a parte, anche sul balcone. Vivono bene nell'acqua molto sporca, quindi potresti sciogliere del compost dentro l'acqua.
Puoi piantarle in qualunque mese dell'anno, evitando quelli in cui il laghetto è ghiacciato. Tieni presente che il periodo in cui le piante si sviluppano è da marzo ad ottobre. In tutti i mesi più freddi, le piante rimangono ibernate sott'acqua in attesa del caldo.
Su questo argomento ho dedicato un articolo approfondito che puoi trovare qui sul nostro blog.
Devi chiarirti le idee se vuoi un laghetto con piante rustiche o una serra con piante tropicali. Sono due cose completamente diverse.
I laghetti con piante rustiche non devono mai essere coperti, infatti queste piante sono progettate dalla natura per subire le gelate e per vivere il ciclo delle quattro stagioni.
Se ricoveri le piante rustiche, rischi addirittura di perderle!
No. Gli anti alghe più aggressivi fanno morire tutte le piante acquatiche. I prodotti meno aggressivi fanno morire solo le piante sommerse. Altri fanno morire sia le piante sommerse che le ninfee. Anche se sulla confezione c'è scritto innocuo per le piante acquatiche!
In ogni caso i prodotti anti alghe danneggiano l'equilibrio nel laghetto perché hanno un effetto limitato nel tempo, e poco dopo il problema delle alghe si presenta di nuovo (anzi, si presenta ancora di più, visto che nel frattemposono morte le piante acquatiche).
PS: la garanzia di attecchimento del nostro vivaio termina nel momento in cui vengono inseriti nell'acqua del laghetto prodotti anti alghe.
No, sono tutti animali dannosi per l'equilibrio nel laghetto. Oche e anatre distruggono le piante e sporcano l'acqua. Le tartarughe Trachemys mangiano le piante e sporcano l'acqua. Le carpe Amur sono pesci erbivori, e come tutti ipesci erbivori, mangiano le piante acquatiche.
Su questo argomento ho dedicato un articolo approfondito che puoi trovare qui sul nostro blog.
Se abiti in campagna arrivano molto velocemente tutti gli insetti antagonisti delle zanzare. In particolare gerridi (mosche d'acqua), notonette, libellule e larve di libellule, sono tutti animali che si nutrono di zanzare o delle loro larve. Anche le rane e i girini danno il loro contributo.
Se vuoi accelerare i tempi, oppure hai un mini pond sul terrazzo, puoi mettere dei pesci, come ad esempio i medaka, che faranno sparire in pochissimo tempo tutte le larve di zanzara. Anche i pesci rossi hanno la stessa funzione, ma nel tempo renderanno torbida l'acqua del laghetto.
Puoi approfondire questo argomento in questo articolo del blog.
No, l'acqua non deve essere mai cambiata. Deve essere reintegrata solo quella che si dispede, ad esempio con l'evaporazione.
Se cambi l'acqua, si danneggia l'equilibrio del laghetto che si è già formato oppure che è in corso di formazione. Togliendo l'acqua, infatti, vai ad eliminare i batteri benefici che vivono in simbiosi con le piante acquatiche e che sono responsabili della fitodepurazione dell'acqua.
L'acqua deve essere stagnante ed è normale che se smuovi qualcosa o tiri fuori dei vasi, senti un odore di acqua stagnante, perché sul fondo si genera del limo dato da pollini, foglie marce delle piante ed escrementi dei pesci. Questo non significa che ci sia qualcosa che non va.
In ogni caso nel primo anno in cui hai inserito le piante acquatiche, l'equilibrio nel laghetto è ancora in fase di formazione.
Non è necessario. Se cade sempre acqua sopra le piante acquatiche, le danneggi, e potresti perderle.
Se hai molto spazio libero nel laghetto e vuoi mettere un gioco d'acqua, assicurati che la pompa non peschi l'acqua dal fondo (dove si deposita il limo), ma da un punto rialzato rispetto al fondo (altrimenti avrai acqua perennemente sporca).
Puoi approfondire l'argomento su giochi d'acqua, pompe e filtri in questo articolo del blog.
Se l'acqua è talmente verde che sembra un passato di verdura, dovresti cambiarla, perché le piante potrebbero non ricevere la luce solare per poter vegetare. In tutti gli altri casi non devi cambiarla. Inserisci le piante, aspetta che crescano, e che si formi l'equilibrio nel laghetto nell'arco dei prossimi mesi / un anno in modo naturale.
Se inserisci ninfee e piante sommerse in un laghetto con acqua molto verde, puoi inserirle ad una profondità di soli 30 cm di acqua sopra il rizoma, per poi abbassarle sul fondo del laghetto nei mesi successivi, una volta che le piante saranno cresciute.
Devi semplicemente aspettare. I residui di terra si depositeranno in qualche settimana al massimo.
Assicurati anche che i pesci non vadano a scavare nei vasi delle piante. Se hai pesci rossi o carpe koi, metti un sottile strato di lapillo vulcanico o ghiaia non calcarea sopra i vasi delle piante acquatiche.
Sono alghe unicellulari. Le piante appena inserite non sono in grado di fare il lavoro di fitodepurazione. Quando le piante saranno in pieno sviluppo, le alghe spariscono da sole. Per questo, devi considerare che serve fino a un anno di tempo per crearsi l'equilibrio nel laghetto in modo naturale.
Sono alghe filamentose. Crescono soprattutto durante i primi caldi dell'anno e rimangono finchè le piante sono ancora piccole. Quando le piante saranno in pieno sviluppo, le alghe spariscono da sole. Serve fino a un anno di tempo per crearsi l'equilibrio nel laghetto in modo naturale.
Dovresti usare un contenitore di plastica. Il metallo fa scaldare troppo velocemente l'acqua e alcune piante potrebbero subire danni a causa dei picchi di calore. Inoltre il metallo può rilasciare sostanze nocive per le piante e per l'equilibrio del mini pond.
Un mini pond è un ambiente che vuole miniaturizzare un laghetto in un piccolo contenitore. Il minimo indispensabile per creare un mini pond di dimensioni microscopiche è 50 cm di diametro, in cui puoi mettere una ninfea nana e una pianta sommersa.
Il mastello/contenitore deve avere le pareti dritte (fondo e superficie di dimensioni il più possibile uguali) per ottimizzare lo spazio all'interno del mini pond.
Per creare un bel mini pond normalmente su usa un mastello di 80 cm di diametro (a pareti dritte) in cui si mette una ninfea di taglia medio/piccola, 3 piante palustri di taglia medio/piccola e 2 piante sommerse.
Non è la stessa cosa. Infatti è importante considerare anche il volume dell'acqua del laghetto o del mini pond.
Più volume d'acqua c'è, più la temperatura dell'acqua subisce meno sbalzi termici. Ad esempio l'acqua di un laghetto di 1 metro quadrato, profondo 30 cm sarà molto più soggetta a sbalzi termici (che favoriscono lo sviluppo delle alghe) rispetto ad un laghetto di 10 metri quadrati profondo 60 cm.
Per contrastare gli effetti negativi degli sbalzi termici dell'acqua, bisogna mettere più piante in un piccolo laghetto o mini pond per ogni metro quadro, rispetto a un laghetto normale.
Mentre è molto facile avere un laghetto in equilibrio, nel caso del mini pond è più frequente avere la formazione di alghe durante i periodi con forti sbalzi termici, in particolare ad inizio primavera e inizio autunno.
No. Le piante acquatiche necessitano della luce e del calore del sole per poter vegetare e fiorire.
Puoi approfondire la questione di mini pond o laghetti all'ombra in questo articolo del blog.
Sono lumache acquatiche, e ne esistono di varie specie. Sono animali acquatici che è molto frequente trovare nei laghetti. Si nutrono di alghe e di resti di foglie marce delle piante.
In questo articolo del blog c'è l'elenco con foto degli animaletti acquatici che puoi trovare in un laghetto, tra cui le lumache acquatiche.
Ti consiglio di evitare di mettere dei grandi alberi nelle immediate vicinanze del laghetto, sia per la futura espansione delle radici (vietato mettere bambù, che possono addirittura spaccare il cemento negli anni successivi!), che per la perdita di foglie che andranno a depositarsi nel laghetto.
Quando pianti un albero, devi considerare lo spazio occupato tra 10/15 anni. Ad esempio quello che ti può sembrare un piccolo ed innocuo salice, dopo 10 anni avrà un diametro della chioma di 8/12 metri!
Se già ci sono dei grandi alberi vicino al laghetto, ti consiglio di raccogliere le foglie che cadono in autunno, per evitare un eccessivo deposito di materiale organico sul fondo del laghetto e quindi per evitare la formazione di alghe.
Le piante acquatiche sono completamente diverse dalle piante terrestri.
Tutte le sostanze per far vivere la pianta sono contenute nel rizoma, e da questo ogni anno vengono generate nuove radici. Le radici giovani (e attive) sono piccole e bianche, mentre le radici vecchie sono grigie e più grosse. Le radici vecchie possono essere eliminate senza alcun problema. Se hai ricevuto una pianta senza radici, significa che quel tipo di pianta, e in quel determinato periodo dell'anno, era giusto riceverla così.
Questo vale per ninfee, piante palustri, e anche piante sommerse. Infatti sia le ninfee che le piante palustri sono in grado di generare senza problemi nuove radici dal rizoma. Le piante sommerse radicate (come Elodea canadensis e Myriophyllum spicatum) invece generano nuove radici dagli steli a contatto con la terra.
Ogni fiore rimane aperto per tre giorni. Si aprono al mattino (non troppo presto) e si richiudono nel pomeriggio (presto quando fa molto caldo, e via via più tardi quando fa meno caldo). Al termine della fioritura il fiore marcisce affondando nell’acqua.
Naturalmente più la pianta è sviluppata, più avrai fiori aperti in contemporanea.
No! Oltre a creare un gran pasticcio, c'è sempre un problema di quale delle due ninfee predomina. Infatti ci sono piante più o meno vigorose di altre, e le piante più vigorose possono far soccombere le altre.
Anche la distanza tra i vasi è importante. Dovresti infatti tenere distanti tra di loro i vasi delle ninfee per far arrivare alla pianta più luce possibile (in modo che la pianta possa crescere e fiorire meglio). Tieni almeno un metro di distanza tra i vasi delle ninfee grandi, 80 cm per quelle medie e 50 cm per quelle piccole.
In generale le ninfee vanno equamente distribuite in base alla superficie disponibile nel laghetto.
La ninfea allungherà le sue foglie nell'arco di qualche giorno.
Ricorda inoltre che più la ninfea è profonda, più impiega tempo a mandare in superficie le foglie e i fiori. In altre parole, se vuoi che la ninfea si sviluppi più velocemente, puoi piantarla inizialmente meno profonda, e poi quandosi sarà più sviluppata, portarla a maggiore profondità.
Tieni presente inoltre la massima profondità consentita per la ninfea, che trovi nelle schede tecniche della sezione Ninfee
Le prime foglie delle ninfee sono sempre più scure, poi chiariscono con la crescita.
In ogni caso il colore della foglia dipende dalla specie, infatti ci sono ninfee a foglie verdi, ninfee a foglie che restano sempre più scure, ninfee a foglie verdi striate di marrone, e ninfee a foglie screziate verde e porpora.
Sono alghe e non creano problemi alla pianta. Se ne andranno via da sole quando avrai un laghetto in equilibrio (vedi FAQ sezione laghetto).
Su questo argomento ho dedicato un articolo approfondito che puoi trovare qui sul nostro blog.
Il periodo di fioritura delle ninfee va da maggio a settembre. Se ci sono le condizioni di temperatura (come normalmente accade nel Sud Italia), la fioritura può iniziare prima e prolungarsi ulteriormente.
Quando fiorirà la tua ninfea, lo scoprirai quando vedrai il primo fiore (vedi successive domande).
Su questo argomento ho dedicato un articolo approfondito sul nostro blog che puoi trovare qui.
Le prime foglie delle ninfee possono essere deformi. Capita frequentemente con le ninfee piantate in marzo/aprile, siccome le prime foglie che possono aprirsi solitamente sono nate dall'autunno precedente, e sono rimaste ibernate durante l'inverno. Può prolungarsi questo fenomeno anche nelle primavere con forti sbalzi di temperatura, e in particolare riguarda le ninfee rosa carico o fuchsia.
Su questo argomento c'è un articolo dedicato qui sul nostro blog.
Ogni foglia nasce, vive e muore. Nasceranno altre foglie sane, come accade per tutte le piante.
Se non hai nulla da fare, puoi farlo. Non è necessario. Genereranno limo che si deposita sul fondo, che farà da concime.
Se la hai piantata ad inizio primavera oppure in autunno, se non ci sono ancora state le condizioni di un certo vigore della pianta, e poi di temperatura, è possibile.
Quando ci sono le condizioni fiorisce. Nel frattempo puoi ascoltare un po' di musica rilassante :-)
Se il bocciolo sta marcendo, significa che ha già fatto la fioritura e nelle ore in cui il fiore era aperto non eri presente. Dopo i tre giorni di fioritura il fiore inizia a marcire e il gambo tende ad attorcigliarsi su sé stesso.
Inoltre se hai piantato la ninfea in condizioni di poco sole, possono esserci anomalie.
I fiori si aprono al mattino (non presto) e si chiudono nel primo pomeriggio a partire dalle 14. Se il cielo è nuvoloso, o non fa molto caldo, la fioritura dura di più. Ad esempio i fiori di settembre si chiudono intorno alle 17.
Il primo fiore a volte può avere queste anomalie.
Ad esempio se il bocciolo è nato in primavera, poi c'è stato un calo drastico delle temperature, e poi nuovamente un rialzo, è probabile che il fiore non sia perfetto.
Un altro esempio sono i colori dei fiori in piena estate, che possono essere più chiari, per effetto del caldo eccessivo.
Infine una cosa che può succedere frequentemente con i fiori di colore rosso scuro, è che il fiore venga letteralmente cotto dal sole, nei giorni di estremo calore.
Su questo argomento ho dedicato un articolo approfondito sul nostro blog che puoi trovare qui.
Su questo argomento c'è un articolo dedicato qui sul nostro blog.
Il problema degli afidi è affrontato in un articolo dedicato qui sul nostro blog.
Su questo argomento ho dedicato un articolo approfondito sul nostro blog che puoi trovare qui.
Su questo argomento ho dedicato un articolo approfondito sul nostro blog che puoi trovare qui.
Sì, puoi rinvasare le ninfee durante tutto l'anno.
Dipende dalla dimensione e dalla tipologia di vaso utilizzato, e puoi approfondire l'argomento in questo articolo del blog.
Su questo argomento ho dedicato un articolo approfondito sul nostro blog che puoi trovare qui.
A questa domanda puoi trovare la risposta in questo articolo del blog.
No! Il vaso deve essere tassativamente chiuso senza nessun foro sul fondo oppure sui lati. Se c'è anche solo un minuscolo foro, ti ritroverai tutto il laghetto invaso da fior di loto nell'arco di un anno. Il loto può crescere anche in lunghezza di 10/20 metri in un solo anno! Se invece il vaso è chiuso, il rizoma vegetante continuerà a girare dentro la circonferenza del vaso.
È sconsigliato. Dovresti usare un vaso circolare, per facilitare la crescita del loto. Quando il rizoma vegetante incontra un ostacolo, può provare (e riuscire) a scavalcare il bordo del vaso ed uscire. Per questo motivo il loto si pianta normalmente in vasi circolari.
No, ogni pianta deve avere il suo vaso.
In particolare i fior di loto puoi coltivarli o nel laghetto, o in un mastello da tenere anche su un terrazzo o balcone (mini pond con loto).
Il mini pond con loto deve essere fatto con solo il loto. Nessuna altra pianta deve essere messa nello stesso mastello perché il loto occuperà tutto il mastello in pochissimo tempo, e non bisogna togliere spazio e luce a causa di altre piante.
Come tutte le altre piante, anche il loto rilascia ossigeno tramite le radici, e quindi anche per il mini pond con loto valgono le stesse regole di un mini pond con ninfee, o ninfee + piante palustri + piante sommerse.
Il vaso del loto deve essere pieno di terra per 2/3. Serve che ci sia un bordo che faccia da ostacolo al rizoma vegetante del loto (per impedire che esca dal vaso).
Se invece stai realizzando un mini pond con loto (quindi il vaso non viene messo dentro al laghetto, ma è un vaso in giardino o su un terrazzo) devi mettere metà terra e metà acqua.
Appena pianti il rizoma dovresti mettere almeno 5 compresse di Osmocote vicino al rizoma.
Poi il loto deve essere necessariamente riconcimato l’anno successivo con circa 15 compresse di Osmocote in base alla grandezza del vaso. Il concime va messo lungo la circonferenza del vaso e più in profondità possibile.
Su questo argomento ho dedicato un articolo approfondito sul nostro blog che puoi trovare qui.
Può capitare in qualche caso (per fortuna raramente) in particolare quando nelle primavera in cui ci sono notevoli sbalzi di temperatura. Estrai il rizoma e mandaci una foto del rizoma per avere una pianta in sostituzione.
Quando ci sono le condizioni di temperatura costante, inizierà a vegetare rapidamente.
Puoi ascoltare un po' di musica rilassante, nell'attesa che il loto faccia anche la quarta, quinta, decima, ecc :-)
Le prime foglie sono sempre a filo acqua. Quando decide lui che è pronto, inizierà a fare foglie emergenti.
No, è sconsigliatissimo. In particolare se tagli le prime foglie della primavera oppure quelle finali dell'autunno, rischi di perdere la pianta.
No, rischi di perdere la pianta, oltre che perdere il rizoma vegetante che vuoi staccare.
Le operazioni di divisione vanno fatte solo ed esclusivamente poco prima che il loto riprenda a vegetare, quindi tra marzo e maggio (più consigliato in aprile).
Su questo argomento ho dedicato un articolo sul nostro blog che puoi trovare qui.
Il primo fiore a volte può avere delle anomalie.
Con temperature molto elevate a volte può accadere. Vedrai sicuramente le fioriture tra i prossimi boccioli.
A volte può accadere, con temperature molto elevate, oppure con poca acqua.
Puoi aggiungere 5/10 compresse di concime Osmocote, in particolare lungo il perimetro del vaso, dove corrono maggiormente i rizomi.
Inoltre il loto non gradisce temperature molto elevate quando è in piena vegetazione, in particolare punte estreme di calore.
Per mitigare gli sbalzi termici, è utile che ci sia più volume d'acqua possibile.
In altre parole, i loti coltivati in un vaso esterno (mini pond con loto) soffrono più gli sbalzi di temperatura rispetto ai loti che sono coltivati dentro a mastelli immersi dentro al laghetto (nel laghetto c'è un volume d'acqua maggiore).
Quindi, in particolare se hai un mini pond con loto, devi reintegrare sempre l'acqua persa con l'evaporazione!
Se il vaso è piccolo (meno di 50 cm di diametro), ed è strapieno di foglie, e sei circa a metà luglio, puoi rinvasarlo in un contenitore più grande e concimarlo. In questo caso il loto si ritroverà con nuovo spazio, con più acqua,altro concime, e riprenderà a vegetare.
In questo caso devi assolutamente evitare di danneggiare/dividere la zolla di terra.
Se il vaso è grande, oppure sei già oltre luglio, il loto va verso la fine del periodo vegetante e non devi fare proprio nulla. Assicurati solo che il livello dell'acqua sia sempre al massimo. Se la temperatura rimane calda ecostante, il loto continua a vegetare e fiorire fino a fine agosto.
Se viene fatto il rinvaso a metà luglio, la vegetazione e la fioritura si può prolungare per tutto settembre.
Su questo argomento ho dedicato un articolo approfondito sul nostro blog che puoi trovare qui.
Le foglie aperte del loto non devono mai essere sommerse di acqua!
Se sommergi le foglie aperte del loto, la pianta muore! Il loto non è una ninfea e non tollera sbalzi del livello dell'acqua.
Quindi dovrai posizionare la pianta alla profondità compatibile con l'altezza delle foglie aperte. Successivamente, con la crescita della pianta, potrai abbassare gradualmente il vaso del loto.
Significa che o hai piantato il rizoma in un vaso bucato, o lo hai riempito troppo di terra ed il rizoma è riuscito a scavalcare il bordo. Buon divertimento a toglierlo (anche urgentemente)!
Su questo argomento ho dedicato un articolo approfondito sul nostro blog che puoi trovare qui.
Il loto ogni anno deve essere abbondantemente concimato tutti gli anni.
Senza concime, ogni anno diventa sempre più debole.
Inoltre il loto non può vivere per più di un anno in un contenitore troppo piccolo. Ti ricordo che anche un loto di taglia piccola ha bisogno di un mastello di 45/50 cm di diametro per darti buone fioriture, mentre un loto di taglia grande ha bisogno di almeno 80 cm di diametro.
Quindi se il tuo loto é in un vaso troppo piccolo, in marzo/aprile dovrai rinvasarlo e concimarlo.
Se il vaso é già grande, puoi aggiungere concime come spiegato nella risposta C05. Se nonostante lo hai ben concimato, é già il secondo anno che il loto é poco vigoroso, puoi dividere i rizomi e ripiantarne alcuni in un nuovo vaso.
Su questo argomento ho dedicato un articolo approfondito sul nostro blog che puoi trovare qui.
Se sono della stessa specie sì, ma tieni presente che le piante cresceranno molto in fretta.
Se sono di specie diverse, assolutamente no! Oltre a creare un gran pasticcio, c'è sempre un problema di quale delle due piante predomina. Infatti ci sono piante più o meno vigorose di altre, e le piante più vigorose possono far soccombere le altre.
Anche la distanza tra i vasi è importante. Se ad esempio il perimetro del laghetto è di 12 metri ed hai 8 piante palustri, dovresti mettere ogni pianta ad una distanza di 12 / 8=1,5 metri. Questo permetterà alle piante di crescere senza intralciarsi tra di loro, e di creare un bell'effetto estetico.
Di solito nei laghetti viene fatta una zona più profonda al centro e una zona poco profonda vicino ai bordi, anche perché questo richiama quello che accade nei laghetti naturali, dove il livello dell'acqua scende gradualmente a partire dalle rive.
Le piante palustri sono proprio quelle piante da riva che necessitano per vivere di poca acqua: 5, 10, 20 cm di acqua (sopra il colletto della pianta=sopra il vaso) a seconda della specie, da verificare sulle schede tecniche di ogni pianta che puoi trovare qui.
Le piante palustri se vengono messe nella parte profonda del laghetto, o comunque a delle profondità maggiori di quelle indicate nelle schede tecniche, muoiono!
Dove è indicato un range di profondità, ad esempio -5/-15 cm, la profondità ideale in cui la pianta si sviluppa più velocemente è quella intermedia (-10 in questo caso).
Come profondità si intende la misura tra il colletto della pianta e il pelo dell'acqua.
Il colletto della pianta è l'incrocio tra il rizoma è la parte vegetante della pianta.
Il livello della terra nel vaso deve corrispondere al colletto della pianta.
È irrilevante. Puoi anche tagliare a zero la pianta (ovvero tagliare tutti i fusti/foglie), perché in questo modo la stimoli a ricrescere ancora più velocemente.
Su questo argomento ho dedicato un articolo approfondito sul nostro blog che puoi trovare qui.
Su questo argomento ho dedicato un articolo approfondito sul nostro blog che puoi trovare qui.
Puoi farlo quando vuoi, senza problemi, evitando l'inverno. Solo le piante bulbose, ovvero le sagittarie, dovresti dividerle e rinvasarle solo in primavera.
Le piante palustri smettono di vegetare e riprendono in primavera, come tutte le altre piante non acquatiche (querce, rose, meli, ecc). Semplicemente, dovrai tagliare tutte le parti secche ad inizio primavera.
Le Iris fanno eccezione, infatti sono una delle poche piante palustri che in inverno mantengono la loro vegetazione e rimangono abbastanza verdi.
Le iris fanno l'opposto delle altre piante palustri, infatti ingialliscono dopo la fioritura di aprile, maggio o giugno (a seconda della specie). Riprendono pieno vigore a fine estate e rimangono verdi durante l'inverno.
Su questo argomento ho dedicato un articolo approfondito sul nostro blog che puoi trovare qui.
Elodea canadensis: va piantata in vaso e inserita alla profondità massima di un metro. Metti dei sassi sopra la terra per evitare che il mazzo torni a galla o per evitare che la terra venga scavata dai pesci.
Ceratophyllum demersum e Utricularia vulgaris: buttale in acqua a caso senza ancoraggi.
Myriophyllum spicatum e Vallisneria gigantea: vanno piantate in vaso come per l'Elodea, ma tollerano una profondità fino a un metro e mezzo, se l'acqua è abbastanza limpida.
No. Pianti il mazzo intero. Se non ti è chiaro dove sono le radici, sappi che metterà nuove radici ovunque tocca terra.
In inverno le piante sommerse sono tutte sul fondo, mescolate con il limo che si forma sul fondo. Quando fa caldo riprendono a vegetare.
Nulla, fanno il loro lavoro e aiutano a contrastare le alghe.
Se hanno colonizzato anche i vasi delle ninfee, puoi sradicare le piante sommerse da questi vasi, in modo da non togliere luce alle ninfee.
Se ti ritrovi in una situazione dove hai più piante sommerse che acqua, allora puoi sfoltirle sia in corrispondenza delle ninfee che anche altrove, infatti un eccesso di piante sommerse può essere controproducente per l’equilibrio del laghetto.
Puoi fare questa verifica ogni anno in corrispondenza del picco dell'estate, quando la loro espansione è massima (tipicamente in luglio), e prevedere di diradarne un po'.
I pesci hanno mangiato le foglie. Se hai ancora poche piante sommerse, puoi circondarle da una rete circolare, in modo che siano un po' protette dai pesci. Quando le piante sommerse si saranno riprodotte e avranno riempito tutto il laghetto, i pesci non potranno mangiare tutte le foglie. Quindi l'importante è proteggere le piante iniziali appena inserite.
Elodea e Ceratophyllum sono le piante sommerse che si riproducono più velocemente, ma sono anche le più fragili dal punto di vista dei pesci.
La pianta che solitamente i pesci non gradiscono (salvo eccezioni) è il Myriophyllum spicatum. L'importante è fare in modo che i pesci non scavino la terra del vaso in cui la pianti. Per questo devi mettere dei sassi sopra il vaso.
In generale se hai pesci rossi o carpe koi, è sempre consigliato proteggere la fase iniziale dell'attecchimento di tutte le piante sommerse con una rete circolare attorno alla pianta.
Le piante galleggianti crescono solo in acqua sporca, ricca di azoto. Dove l'acqua è sporca, non solo vivono e si riproducono, ma diventano invasive.
In acqua limpida muoiono.
Se vuoi coltivarle, devi prendere un mastello e metterci acqua sporca (buttaci dentro del compost, in modo che l'acqua diventi nera). Vedrai come cresceranno velocemente.
Le hai messe, ora buon divertimento a toglierle.
Non dovresti mai inserire piante galleggianti nel laghetto, infatti tolgono luce e spazio di crescita alle altre piante. Potresti perdere piante sommerse e ninfee a causa delle piante galleggianti.
Inoltre in autunno le piante galleggianti muoiono, disperdendo una notevole quantità di scorie nel laghetto che daranno origine ad alghe l'anno dopo (le piante galleggianti tropicali muoiono completamente con le prime gelate e quelle rustiche rilasciano semi che cadono sul fondo per far ripartire nuove piante in primavera).
Nel dubbio, anziché inserire delle piante galleggianti, metti sempre qualche pianta palustre e ninfea in più!
Se hai dei pesci, questi mangiano le piccole piante galleggianti appena inserite.
I pesci non possono mangiare le piante galleggianti più grosse, ma possono mangiarne le radici.
Accedi al Video Corso e Scarica la "Guida alla Coltivazione delle Piante Acquatiche" (Gratis!)
INIZIA ORADicono di noi